Per Zappa, gli hippies adorano vivere in un mondo colorato e gelatinoso, vivendo sogni “mellow yellow”, riferimento assai poco velato a uno dei brani più famosi del menestrello inglese, bandiera del movimento hippie in terra d'Albione, che a sua volta faceva riferimento alla credenza, molto in voga negli anni Sessanta, che fumarsi bucce di banana disseccate potesse garantire “viaggi” particolarmente interessanti, grazie alla presenza nella buccia di una sostanza denominata Bananadine, una triptamina psicoattiva chimicamente correlata a LSD e DMT.
La bufala sulla Bananadina nasce come provocazione sulle tematiche del probizionismo, ponendo implicitamente la surreale domanda su come si comporterebbero i governi se si scoprisse che un alimento così comune avesse proprietà psicoattive: difficile immaginare schiere di reparti speciali mobilitati per stroncare il traffico illegale di banane!
(Arcana Edizioni)
In tutte le librerie del Regno...
Nel 1967 Claudia Cardinale era in California per girare "Don't Make Waves", in compagnia di Tony Curtis, venendo in contatto con frammenti di cultura americana come gli Hell's Angels, le proteste studentesche e alcune band in grado di creare sonorità a quel tempo del tutto sconosciute, in Italia. Una session fotografica girata dal grande Richard Avedon finì in un numero di luglio del settimanale Epoca, con il pretenzioso titolo di "Claudia prende in giro l'America". Zappa compare in diverse foto, assieme a Elliot Ingber, chitarrista delle prime Mothers, che presterà per l'occasione alla Cardinale i suoi caratteristici stivali con le frange. Zappa e soci, lungi dall'essere noti nel Bel Paese, vengono angelicamente citati come 'tipici hippie'...
Il 25 giugno 1966 Lenny Bruce si esibì al Fillmore West, davanti a un pubblico agitato per il caldo, la scomodità dei posti a sedere e ansioso di ascoltare più il gruppo di supporto, le Mothers, delle acide battute del comico newyorkese. La performance di Bruce, stravolto dalle anfetamine, non sarebbe stata memorabile se non fosse stata anche l’ultima...