Euclid James “Motorhead” Sherwood, membro originale delle Mothers of Invention, se n'è andato il giorno di Natale, a 69 anni. Zappa incontrò Sherwood nel 1956, al liceo. Era un compagno di classe del fratello minore di Frank, Bobby, che fece incontrare i due dopo aver scoperto che Jim era un collezionista di dischi blues. Sherwood fu chiamato a far parte della prima band di Zappa, i Black-Outs, e condivise nel 1964 per alcuni mesi lo "Studio Z" che Frank aveva messo in piedi a Cucamonga.
Il primo ingresso di Jim Sherwood nelle Mothers of Invention fu come roadie e responsabile della strumentazione, ma contribuì anche con voce e sassofono all'esordio di “Freak Out”. Entrò a far parte definitivamente del gruppo in occasione del loro debutto a New York, con la serie di spettacoli del 1967 al Garrick Theater.
Il nomignolo “Motorhead” fu coniato da un altro Mother, Ray Collins, che notò come Sherwood sembrava sempre impegnato a riparare auto, camion o motociclette e scherzando disse: “sembra che tu abbia un piccolo motore in testa”.
Frank Zappa & The Mothers of Invention, "King Kong", BBC Session, 1968
Verso le 6 del pomeriggio del 4 dicembre 1993, Frank Vincent Zappa partiva per la sua 'tournee finale'.
“Il genio di Baltimora è unico. Quando ricordo di aver suonato con lui mi viene la pelle d’oca”
Il corpo umano è, nei fatti, una fabbrica chimica. Il mio comportamento e il mio modo di pensare sono il risultato dei prodotti chimici che entrano nel mio corpo. Tra questi ci sono caffè, fumo di sigaretta e burro di noccioline. Ora, se pensate che io sia strano, e volete essere strani anche voi, allora bevete caffè, fumate sigarette e mangiate burro di noccioline. (da un articolo su High Times, dicembre 1989; citato in Frank Zappa. For president!)
Podobromidrosis = una maleodorante e ripugnante traspirazione del piede. “Hai idea di quanto sia difficile scrivere una canzone che parla di una roba del genere?”, Zappa confida a Dave Perkins, redattore della rivista studentesca «Eyeopener». Ma il baffuto chitarrista va a nozze, con questo tipo di materiale e non ha difficoltà a prendere ispirazione (!) da uno spot della Mennen su uno spray espressamente dedicato a coprire i cattivi odori emessi da un piede sudato e rivestire una base musicale risalente ai tempi di hot rats con una storia fatta di scarpe, cani e profonde suggestioni filosofiche...
...Dietro la sua scrivania di finto mogano, Greggery si rovella alla ricerca di una nuova moda vincente che “rinverdisca la nostra economia zoppicante, fornendo alla gente annoiata e depressa qualche splendida ‘nuova cosa’ in cui identificarsi”.
Zappa registra Wowie Zowie nel marzo del 1966, un pezzo a suo dire “…attentamente costruito per trascinare l’ascoltatore di 12 anni dalla nostra parte.“
Il principale tema portante di WE’RE ONLY IN IT FOR THE MONEY, la parodia della parafernalia psichedelica, continua a mietere vittime. Questa volta tocca a Donovan Leitch. 
Nel 1967 Claudia Cardinale era in California per girare "Don't Make Waves", in compagnia di Tony Curtis, venendo in contatto con frammenti di cultura americana come gli Hell's Angels, le proteste studentesche e alcune band in grado di creare sonorità a quel tempo del tutto sconosciute, in Italia. Una session fotografica girata dal grande Richard Avedon finì in un numero di luglio del settimanale Epoca, con il pretenzioso titolo di "Claudia prende in giro l'America". Zappa compare in diverse foto, assieme a Elliot Ingber, chitarrista delle prime Mothers, che presterà per l'occasione alla Cardinale i suoi caratteristici stivali con le frange. Zappa e soci, lungi dall'essere noti nel Bel Paese, vengono angelicamente citati come 'tipici hippie'...
Il Log Cabin era una vecchia casa al 2401 di Laurel Canyon Boulevard, nella quale Zappa si trasferì nel 1968, al suo ritorno in California dopo la parentesi newyorkese. Tra i suoi precedenti proprietari figura anche Tom Mix, vecchia stella del cinema, protagonista delle prime pellicole mute di genere western, che l'aveva acquistata negli anni '20, quando ancora era conosciuta come Laurel Tavern. 
Avete mai fatto il gioco di scegliere qual è la parte del corpo (vostro o del/la vostro/a partner) che proprio non vi piace e vorreste cambiare? Il naso? Gli alluci? Forse le unghie delle mani o qualche altro particolare insignificante? 
Il 25 giugno 1966 Lenny Bruce si esibì al Fillmore West, davanti a un pubblico agitato per il caldo, la scomodità dei posti a sedere e ansioso di ascoltare più il gruppo di supporto, le Mothers, delle acide battute del comico newyorkese. La performance di Bruce, stravolto dalle anfetamine, non sarebbe stata memorabile se non fosse stata anche l’ultima...
...Il trivial pop di cui è infarcito FREAK OUT! trova quasi subito una delle sue vette più deliziose: un “body commercial”, uno spot che inneggia esplicitamente ai “potenziali piaceri che il pubblico femminile potrebbe ottenere, venendo in contatto corporale con la band”...
...Uno dei registri usati a piene mani da Zappa fin dagli esordi per stravolgere i canoni tradizionali del sentire comune è senz’altro il “cattivo gusto”; cattivo ovviamente per i suoi detrattori, per chi sta dalla parte dei sentimenti “puri”...