AGGIORNAMENTO (23 luglio):
Mario Luzzato Fegiz mi ha celermente e molto cortesemente scritto, dandomi ragione sul copia-incolla e ritirando l'articolo dal suo forum.
Onore al merito.
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Oggi devo ringraziare la redazione de La Lettura, l'inserto domenicale del Corrierone, per aver ricordato l'esistenza del mio libro nell'occhiello di un articolo di Luzzato Fegiz su Zappa.
Peccato che l'articolo non sia proprio il meglio del giornalismo musicale italiano (o forse ne è proprio un esempio tipico...).
Ritengo sia buona norma rispettare sempre il lavoro degli altri. Ma Fegiz qua sembra non sapere bene di cosa parla o forse, più semplicemente, ha costruito il suo articolo in 15', direttamente a memoria, dall'ombrellone di una spiaggia.
Qualche esempio:
1) «Zappa re dei matti, Zappa come Alice, viaggiatore nel paese delle meraviglie, l’uomo giusto per sistemare i conti con gli altri, con la noia, con la borghesia, con il sistema "tout court", quinta colonna nel cuore del nemico».
La definizione di Bertoncelli, riportata dall'Autore, è sicuramente un bel cliché da riciclare, ma quantomeno un po' datata, visto che è del 1980...
2) "[Zappa] fu fra i primi a intuire come fra i giovani si stesse sviluppando una cultura che non aveva nulla a che vedere con ciò che era successo prima."
E infatti alla controcultura ha dedicato tanto di quell'acido...
3) "posando nudo su un wc (copertina dell’album It)".
Ovviamente NON è un disco ma il famoso n. 18 di International Times, 21 agosto 1967. Lascio commentare direttamente a Frank: "I'm probably more famous for sitting on the toilet than for anything else that I do." (FZ, Interview on Nationwide, July 1, 1983).
4) "Freak out!, un disco psichedelico, un inno allo «sballo»".
A questo punto mi chiedo cosa si è fumato Fegiz, considerata la nota idiosincrasia di Zappa per qualsiasi alterazione mentale che non derivi da eccesso di nicotina e burro di noccioline...
5) "...tra cori alpini e rifacimenti di Sinatra i suoi concerti «live» erano una sorta di «Helzapoppin musicale» dove l’assurdo e l’imprevedibile erano sempre in agguato..."
Ora: tra tutto, credo che i cori alpini fosse effettivamente una delle poche cose non parodiate da Frank. Non mi risulta inoltre (e chiedo cortesemente a Fegiz la sua fonte) che abbia mai 'rifatto' alcun brano di Sinatra. Per il resto, i suoi concerti saranno anche stati dei bei pezzi di teatro ma anche fondamentalmente ROCK. Qua sembra che Zappa abbia fatto solo Vaudeville...
6) "Ricordiamo bene il finale di quel concerto [Yellow Shark a Francoforte, 17 settembre 1992, l'ultima apparizione pubblica di Frank]. Un brano intitolato «Food gathering in post-industrial America».
Fegiz probabilmente a quel concerto c'era, con un bel biglietto gratuito pagato dal Corriere. Ma non se lo ricorda. Casualmente, su Youtube si trova invece tutto il concerto (trasmesso in TV a suo tempo dalla ZDF, il secondo canale della TV pubblica tedesca, e pubblicato in seguito in DVD), e 'Food Gathering' è alla fine di un file che si chiama "pt.1". Forse l'Autore dell'articolo si è perso la "pt.2" che in effetti si chiude con Zappa a condurre 'G-Spot Tornado' e poi nel camerino, a godersi emozionato i suoi 20' di applausi.
Lasciamo perdere il finale dell'articolo...
Nel complesso, al di là degli errori -veniali o meno-, non mi pare che l'articolo faccia molta chiarezza e giustizia sul lavoro di Zappa.
Ma evidentemente vale la legge di Wilde [Oscar]: "Non importa che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli." (e d'altronde è puramente funzionale al rilancio delle ristampe...)
Zappa For President!
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